Lo stesso studio rivela inoltre che dal 1996 le Medie Imprese Italiane non solo hanno creato maggior valore del Pil (+ 34,1%) ma, nel confronto con le grandi imprese, hanno ottenuto una crescita del fatturato più che raddoppiata, aumentato la produttività e garantito una migliore remunerazione del lavoro.
Il Report, dal nome “Leader del cambiamento: le medie imprese italiane nella quinta rivoluzione industriale” è stato presentato dall’Area Studi Mediobanca in collaborazione con Unioncamere – Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e il Centro Studi G. Tagliacarne.
I molteplici profili positivi delle medie imprese non devono eludere le sfide importanti che restano sul campo, dove lo Studio Gazzani può essere Consulente Aziendale.
Come la necessità di essere allineati ai requisiti ESG riporta l’attenzione sulla governance e l’organizzazione aziendale. Alcune buone pratiche hanno diffusione ancora limitata: il codice di autodisciplina è adottato dal 35,3%, la presenza di consiglieri indipendenti nel board è limitata al 24,8%.
Inoltre, sotto la spinta delle turbolenze dell’ultimo biennio, le medie imprese attribuiscono ampia priorità all’introduzione di nuove competenze manageriali (46,2%) e ritengono necessario imprimere un’accelerazione al passaggio generazionale (33%), ma anche valutare l’opzione di aprire il capitale a nuovi soci.
Secondo lo Studio Gazzani, che si propone di affiancarVi alla Vostra crescita, queste iniziative sono coerenti con l’obiettivo di raggiungere una dimensione adeguata a competere con i concorrenti internazionali.
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