Fisco, il governo accelera: 24 mesi per cambiare le tasse. Ma c’è il nodo risorse e la scrittura.

E’ stato approvato il nuovo schema della “riforma fiscale”, che ha come obiettivo la semplificazione. La riforma prevede la revisione graduale delle aliquote Irpef, che diventeranno tre, nella prospettiva della transizione verso l’aliquota unica, attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta. Ma anche una semplificazione dell’Ires, incentivando chi investe (macchinari e personale), così come del terzo settore, e l’accesso al mondo del lavoro con un sistema di welfare e di riduzione del cuneo, e una riduzione delle complicazione per i redditi di capitale, che troveranno una vera armonizzazione.

La delega è approdata in Gazzetta Ufficiale e si hanno 24 mesi per la messa a punto dei decreti delegati: già nella legge di bilancio potrebbero essere inserite le prime misure, a partire dall’Irpef, come il pagamento rateale degli acconti di novembre, e altro ancora.

Ma vi sono alcuni punti chiave da risolvere – secondo lo Studio Gazzani – come i conti pubblici e il nodo delle risorse, e la scrittura dei decreti delegati che devono trovare il giusto equilibrio tra equità e semplificazioni.

Sarà difficile avere meno tasse per tutti, ma semmai avere tasse giuste per tutti, e lo Studio Gazzani STP ci prova sempre, cercando di offrire le soluzioni migliori e offrire una pianificazione fiscale. Ai posteri e ai lettori-contribuenti l’approvazione
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