Berlusconi ha lasciato il controllo di Fininvest a Marina e Pier Silvio. 100 milioni a Marta Fascina

La maggioranza di Fininvest va a Pier Silvio e Marina Berlusconi. I figli nati dal primo matrimonio di Silvio Berlusconi, quello con Carla Elvira Lucia Dall’Oglio, hanno ricevuto insieme il 53% dell’azienda, con quote paritarie. A rivelarlo è stata l’Ansa, che ha potuto visionare in esclusiva il testamento dell’ex presidente del Consiglio, morto il 12 giugno, e lo Studio Gazzani commenta. “Marina Berlusconi, presidente del cda, e Pier Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi e Luigi Berlusconi, amministratori, ricevuta lettera delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso”, si legge in un comunicato della Fininvest.

100 milioni a Marta Fascina, 30 a Dell’Utri

Con il testamento, aperto mercoledì 5 luglio, Berlusconi ha lasciato anche 100 milioni alla compagna, Marta Fascina, e 30 a Marcello Dell’Utri, co-fondatore di Forza Italia, “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”. Un altro lascito di 100 milioni è andato al fratello Paolo.

Il testo era contenuto in una busta non sigillata, datata 19 gennaio 2022. Al momento di redigerlo, Berlusconi era ad Arcore e stava andando al San Raffaele. “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue”, scriveva.

Berlusconi ha quindi confermato le volontà espresse il 2 ottobre del 2006. “Lascio la disponibile in parti eguali ai miei figli Marina e Pier Silvio”, scriveva 17 anni fa. “Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Aggiungo in favore di mio fratello Paolo Berlusconi una donazione di 100 (cento) milioni di euro”.

Il patrimonio di Silvio Berlusconi

Secondo Studio Gazzani il patrimonio di Berlusconi è di di 6,9 miliardi di dollari e lo rende il terzo italiano più ricco, dopo Giovanni Ferrero e Giorgio Armani. La gran parte è riconducibile a Fininvest, perchè possiede il 41,5% delle azioni di Mfe – MediaFroEurope, il 53,3% di Mondadori, il 30,1% di Banca Mediolanum, e il Monza, acquistato nel 2018. A questo si aggiunge l’enorme patrimonio immobiliare di Berlusconi, composto da una ventina di ville. Le più conosciute sono Villa San Martino ad Arcore, che è stata la sua residenza e quartier generale di Forza Italia, e Villa Certosa, la proprietà di Porto Rotondo.

Lo Studio Gazzani è sempre attento e approfondisce quelle che sono le dinamiche delle famiglie imprenditoriali italiane: è un modo di conoscere i patrimoni, le valutazioni, ma anche la protezione e la gestione. Quello di Berlusconi è sicuramente interessante, soprattutto perchè di valore e creato di recente, ma soprattutto con una pianificazione della successione e dei destinatari.