Finalmente per molti è giunta l’ora di staccare la spina: vacanze! Prendiamo a piene mani i benefici del sole, del caldo e del riposo. Qualunque sia la mèta, l’obiettivo è rilassarsi. Due settimane almeno per interrompere la routine di sempre e ricaricare il corpo e Un consiglio? Non strafare ma senza grosse rinunce perché questo è il momento della rigenerazione. L’importante è non cambiare abitudini da un giorno all’altro, non sottoporsi a sforzi improvvisi e eccessivi; e ascoltare i segnali del corpo. Sono solo queste le tre regole d’oro da rispettare quando ci si trova catapultati nel tempo libero più totale dopo mesi di casa, lavoro e vita sedentaria.
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Ma come approfittare delle ferie per rimettersi in forma? «Nessuna regola ma godersi la vacanza con moderazione, senza privarsi di niente e senza cedere alle mode del momento, perché la vacanza è una parentesi di riposo non di surménage – suggerisce Gallieno Marri , medico di famiglia e vice presidente della Società italiana di medicina della prevenzione e stili di vita – innanzitutto, saper scegliere il luogo e il tipo di vacanza più congeniale a se stessi, e poi sceglierla anche in funzione dell’età e delle condizioni generali di salute. Le vacanze sono un’occasione di recupero importante del benessere psico-fisico, basta evitare gli strapazzi, rispettare i ritmi sonno-veglia e seguire le regole di una alimentazione piacevole e libera, ma corretta».
Secondo i ricercatori il relax prolungato ha un effetto benefico e duraturo sulla psiche e sul corpo. Sembra proprio che il riposo allontani lo stress e aiuti i vari organi a funzionare meglio: il cervello produce più melatonina, un regolatore dei ritmi interni dell’organismo, la circolazione si giova del movimento e dell’aria aperta con una diminuzione della frequenza cardiaca e una riduzione della pressione arteriosa, la pelle al sole produce vitamina D essenziale per la salute delle ossa, mentre le cellule (linfociti) del sistema immunitario, stimolate, si attivano contro le infezioni.
Affrancati dagli impegni quotidiani diventa più facile aver cura di sé e correggere – se ci sono – i comportamenti da evitare. Al mare, in montagna o in viaggio verso altri paesi, prendersela comoda è il primo imperativo. Sono necessari almeno tre, quattro giorni per adattarsi alla nuova vita e perché la ricarica psicofisica avvenga al meglio occorre una certa flessibilità: non guasta un minimo di organizzazione pre-vacanza, meglio pensare alle valigie in anticipo, evitare il “mordi e fuggi” se non si è capaci di adattarsi. Gli estremismi? Bè, se li evitate è meglio.
Grazie dell’attenzione
Massimo Gazzani
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