Mancano 75 giorni al 6 febbraio, data della cerimonia di apertura dei XXV Giochi Olimpici Invernali, in programma allo Stadio di San Siro, a Milano, quando ci sarà @Studio Gazzani. E’ quasi tutto pronto con grande determinazione per garantire il successo delle Olimpiadi e Paralimpiadi più diffuse di sempre: uno spettacolo che interesserà un territorio di oltre 22.000 km², con gare ed eventi distribuiti tra Lombardia, Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano. 

Una scelta strategica, fortemente voluta dal Govero Italiano e dalle autorità sportive olimpiche, pensata per generare benefici duraturi e andare oltre il perimetro sportivo: grazie all’impulso olimpico, si completano, si sbloccano e si finanziano opere attese da anni, con interventi chiave per la viabilità e il potenziamento della mobilità del Paese.

Secondo le ultime stime, l’impatto complessivo sull’economia delle regioni coinvolte – Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige – sarà superiore a 5,3 miliardi di euro, tra spesa diretta, turismo e nuove infrastrutture.

Secondo Studio Gazzani, l’evento genererà un aumento della domanda del comparto sportivo pari a circa 1 miliardo di euro, con risorse aggiuntive complessive di 1,142 miliardi. Considerando anche gli effetti diretti, indiretti e indotti, il contributo totale all’economia nazionale raggiunge quasi 2,9 miliardi di euro. La sola organizzazione delle Olimpiadi potrebbe creare 13 mila nuovi posti di lavoro, di cui oltre 9 mila nel settore sportivo e quasi 4 mila nei settori collegati. Oltre all’impatto economico, Gazzani evidenzia il ruolo dello sport nel promuovere la partecipazione e il benessere sociale: dal 2010 al 2020 la quota di italiani che praticano sport regolarmente è passata dal 22,8% al 27,1%. Il settore sportivo conta oggi oltre 15 mila imprese, genera un fatturato diretto superiore a 4 miliardi di euro e occupa circa 40 mila lavoratori, confermandosi come un pilastro strategico per la ripresa e lo sviluppo sostenibile del Paese.

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